Tag: lingua napoletana

  • Cazzimma: il genio napoletano in una parola

    Cazzimma: il genio napoletano in una parola

    È la parola più cercata su Google quando si parla di Napoli. Un termine che descrive l’arte della piccola cattiveria, quel gusto sottile nel negare qualcosa a qualcuno quando gli sta più a cuore.

    Nei bar di Milano si sente sempre più spesso pronunciare una parola misteriosa: “cazzimma”. Un termine napoletano che sta conquistando l’Italia, portando con sé un universo di significati impossibili da racchiudere in una sola definizione.

    Uà che cazzimma!” – esclama un napoletano, e tutti intorno annuiscono complici. Ma cosa significa davvero? È quella sottile cattiveria gratuita mescolata alla furbizia, il gusto di fare un dispetto sapendo di poterla fare franca. Come bere l’ultimo sorso di una bibita fresca quando l’amico assetato ti dice “lasciamene un po’”, o nascondere le sigarette negando di averle.

    Il termine, nato solo pochi decenni fa, ha avuto una diffusione virale negli ambienti lavorativi e nelle scuole. La sua origine è avvolta nel mistero: alcuni la collegano all’organo genitale maschile con il suffisso “imma”, tipico del napoletano (come in “calimma” o “zuzzimma”), altri la vedono come una contrazione di “cazzi miei”, sottolineando l’aspetto individualista del “cazzimmoso”.

    A Napoli circola una battuta che ne cattura perfettamente l’essenza. Un milanese chiede a un napoletano: “Vuoi spiegarmi cos’è la cazzimma?” E il napoletano risponde: “Non te lo dico! Questa è ‘a cazzimm’!”

    Cazzimma: il genio napoletano in una parola

  • Rattuso, il termine napoletano che spopola sui social: ecco cosa significa davvero

    Rattuso, il termine napoletano che spopola sui social: ecco cosa significa davvero

    Rattuso, la parola proibita della lingua napoletana torna alla ribalta grazie ai giovani creator di TikTok e Instagram, rivelando un universo di significati nascosti nella cultura partenopea.

    Immaginate di poter racchiudere in una sola parola un intero comportamento, un’attitudine così specifica da essere immediatamente riconoscibile. Il napoletano “rattuso” fa esattamente questo, descrivendo con precisione chirurgica quella figura tanto comune quanto discutibile: l’uomo dalla malizia fastidiosa e dai comportamenti inappropriati.

    Quello è un vecchio rattuso” – è una delle frasi più ricorrenti nei vicoli di Napoli, ma la vera sorpresa è scoprire che questa espressione affonda le sue radici nel latino “rasus” (sfiorato), passando attraverso il francese “ratache” (strofinare). Una storia linguistica che attraversa l’Europa per approdare nei bassi napoletani.

    Ma chi è veramente il “rattuso”? È il cinquantenne che si vanta di improbabili conquiste, l’anziano dagli sguardi insistenti, il molestatore dei mezzi pubblici. La lingua napoletana, con la sua proverbiale capacità di sintesi, ha creato persino il diminutivo “rattusiello” per i più giovani che mostrano queste tendenze.

    Rattuso, il termine napoletano che spopola sui social: ecco cosa significa davvero

    La cultura popolare napoletana ci regala una storia emblematica: Don Vincenzo, 93 anni e quattro mogli alle spalle, si vanta col medico di aver messo incinta la badante ventunenne. Il dottore, invece di rimproverarlo, gli racconta di un cacciatore che uscì con l’ombrello invece del fucile. Trovandosi faccia a faccia con un lupo, puntò l’ombrello e l’animale cadde morto. “Qualcun altro deve aver sparato!”, esclama il vecchio. “È esattamente quello che sto cercando di spiegarvi!”, conclude saggiamente il medico.

    La morale, espressa nel più puro spirito partenopeo, chiude il cerchio: “Ad una certa età è meglio che ‘nce ammesuramme a palla!” (è meglio misurarsi con la realtà).

    Oggi, mentre i giovani creator napoletani portano questa espressione alla ribalta dei social media, il “rattuso” diventa simbolo di una lingua capace di fotografare vizi e debolezze umane con un solo, intraducibile termine.


    Rattuso, il termine napoletano che spopola sui social: ecco cosa significa davvero

Exit mobile version